Testamento Solidale: italiani generosi, nonostante la crisi i lasciti solidali continuano ad aumentare
Nonostante le difficoltà economiche gli Italiani non mettono limiti alla loro generosità e, seppur mantenendo l’attenzione verso i proprio cari e la famiglia, i lasciti solidali in questi ultimi 10 anni sono aumentati sia nel numero che nel valore. E’ così che per il 20% delle organizzazioni del Comitato sono arrivati ad essere la terza fonte di raccolta fondi. A fare un lascito solidale, a gran sorpresa, nella maggior parte dei casi, non sono donatori regolari delle organizzazioni, ma persone che sentono vicina la causa e scelgono di sostenerla quando non ci saranno più. E’ quanto emerge dall’ultima indagine realizzata tra le organizzazioni del Comitato Testamento Solidale per raccontare numeri e curiosità di un fenomeno che sfida tabù e scaramanzie, permettendo, attraverso un gesto, di realizzare grandi progetti per chi ne ha più bisogno.
Nonostante la crisi economica, negli ultimi 10 anni, i lasciti solidali nei testamenti degli Italiani, non solo non sono diminuiti, ma sono addirittura aumentati. Le difficoltà economiche dovute ad una vita sempre più precaria non hanno inciso sull’andamento dei lasciti solidali che non hanno registrato alcuna battuta d’arresto, anzi. Cresce il loro valore economico, con un incremento fino al 10% per il 30% delle organizzazioni del Comitato Testamento Solidale, tra il 20% e il 40% per il 15% delle associazioni, di oltre il 40% per un altro 15%. Rimane stabile per una fetta di organizzazioni di poco superiore al 20%. A rivelarlo è l’ultima fotografia sul fenomeno lasciti scattata dal Comitato Testamento Solidale di cui fanno parte 16 prestigiose organizzazioni no profit – ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amref, Cesvi, Intersos, Fondazione Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Telefono Azzurro, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma – con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato.
E se per la maggior parte delle organizzazioni del Comitato Testamento Solidale i lasciti rappresentano uno dei modi, tra i tanti, di raccogliere fondi, per il 20% delle associazioni sono addirittura medaglia di bronzo dell’attività di fundraising. Fatto, questo, non di poco conto se si tiene in considerazione che il Terzo Settore, in modo sempre più incisivo in questi ultimi anni di spending review, ha erogato servizi fondamentali per le persone a livello internazionale, nazionale e locale, e agito per la vita e la coesione sociale come attore integrativo dello Stato. Infatti, per quanto riguarda la produzione di servizi, il nostro Paese non raggiungerebbe l’attuale grado di welfare se non potesse contare sul contributo del variegato universo del noprofit italiano. Con il 9,7% di addetti del Terzo Settore sul totale dell’economia, il nostro Paese è medaglia d’oro in Europa. Una realtà che muove entrate per 64 miliardi di euro, equivalenti al 3,4% dell’economia nazionale (1). Numeri che ci parlano di un modello di responsabilità e condivisione che si fa strada anche grazie ai lasciti solidali.
“Sebbene in Italia a fare testamento, rispetto ad altri Paesi del mondo, sia una percentuale più ristretta di persone, stiamo assistendo ad un vero e proprio cambiamento culturale e possiamo dire che la generosità degli Italiani non si è fermata neanche davanti alle incertezze economiche – dichiara Rossano Bartoli Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro e portavoce del Comitato Testamento Solidale. In questi ultimi 10 anni segnati dalla crisi sarebbe semplice pensare di lasciare quanto accumulato in vita ai propri cari. Ciò nonostante, seppur continuando a tutelare le proprie famiglie a cui nella maggior parte dei casi si lascia il bene primario che è la casa, è proprio il momento di dirlo: cuore batte crisi. Tra gli Italiani si sta connaturando sempre più l’idea di lasciare anche una piccola somma di denaro in solidarietà per aiutare chi ne ha più bisogno” conclude Rossano Bartoli.
GENEROSITÀ E FIDUCIA, ECCO COSA SPINGE GLI ITALIANI A FARE UN LASCITO SOLIDALE
Chi pensa che solitamente ad inserire un lascito nelle ultime volontà sia un donatore regolare dell’organizzazione o che a farlo sia chi non ha una famiglia o degli affetti, si sta sbagliando di grosso. Per quasi la metà delle organizzazioni (oltre il 45% del campione intervistato) si tratta, infatti, di persone che non avevano con loro legami precedenti, bensì sentivano una vicinanza alla causa scelta. A conferma di ciò, il 70% delle organizzazioni dichiara che di rado i donatori rivolgono loro domande per saperne di più su questa forma di donazione.
“In Italia è necessario fare cultura sull’importanza di pianificare per tempo la propria successione, sia per disporre dei propri beni in sicurezza sia per aiutare gli altri, anche con piccole somme, attraverso i lasciti solidali – spiega Albino Farina, Consigliere Responsabile dei Rapporti con il Terzo Settore e con le Associazioni dei Consumatori del Consiglio Nazionale del Notariato – Noi siamo accanto al Comitato Testamento Solidale sin dalla sua nascita per parlare di lasciti in modo positivo, per dare sì un’informazione esaustiva e chiara a chiunque voglia saperne di più sul tema, ma anche per raccontare la storia di chi, con un gesto di altruismo, ha cambiato la vita a tante persone. Gli Italiani sono sempre più attenti e interessati ad approfondire la possibilità di inserire un lascito solidale nelle ultime volontà, ed in questa prospettiva il notaio è un riferimento concreto per i cittadini, che può fornire informazioni e consigli senza alcun impegno.” .
PICCOLE CURIOSITÀ DI GRANDI GESTI DI SOLIDARIETÀ
Come in tutte le cose della vita, non mancano curiosità e aneddoti neanche sui lasciti solidali. C’è chi ha inviato per email all’organizzazione la copia del suo testamento già registrato presso l’Archivio notarile della sua provincia poiché il notaio che lo aveva compilato era defunto. Il testatore in questione chiedeva alla onlus di verificare che fosse ancora in vita qualora non avesse più ricevuto una sua comunicazione e, in caso, di procedere con la pubblicazione del suo testamento e l’attuazione delle sue ultime volontà. Non mancano i giovani. Come il caso di un ragazzo di 28 anni che, impaurito dall’idea di intraprendere il primo viaggio all’estero, ha predisposto un testamento solidale; così come una mamma di 37 anni che ha deciso di donare i mobili della sua casa e le collane che ha realizzato ad un’organizzazione del Comitato Testamento Solidale.
E c’è chi più semplicemente dona somme di denaro. È stato il caso di uno dei più recenti lasciti solidali passati in rassegna dalle cronache nazionali, quello dei due coniugi di Bergamo morti a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro e che avevano predisposto le stesse ultime volontà, donando l’intero patrimonio di 5 milioni di euro a 11 realtà del no profit, tra cui una delle organizzazioni del Comitato Testamento Solidale.
IN ITALIA, IL TESTAMENTO SOLIDALE PIACE AL 9% DEGLI ITALIANI OVER 55
Sempre più Italiani scelgono il testamento solidale o guardano a questa possibilità con interesse. In particolar modo, nella fascia over 55, quasi 1,5 milioni di persone è intenzionato concretamente ad inserire nelle ultime volontà un lascito solidale. Il testamento solidale rappresenta una scelta di solidarietà consapevole, che si sta affermando sempre di più nel nostro Paese: negli ultimi 10 anni, il 10% degli Italiani ha inserito un lascito solidale nelle ultime volontà.
A donare attraverso un lascito solidale sono soprattutto le donne, in oltre il 60% dei casi, quasi 2 Italiane su 3. In larga parte, il fenomeno riguarda sorprendentemente donazioni di medie e piccole entità: in oltre il 50% dei casi, riportano i notai italiani, il valore del lascito è sotto i 20mila euro, mentre Il 25% ammonta a una cifra compresa tra i 20mila e i 50mila euro. Solo una piccola fetta dei lasciti effettuati, pari all’8,5%, va oltre i 100mila euro (2).
I GIOVANI SONO CURIOSI E ALTRUISTI
La giovane età, si sa, rende meno lungimiranti, soprattutto quando si parla di testamenti e di ultime volontà, e, infatti, 7 ragazzi su 10 ammettono di non aver ancora mai sentito parlare del lascito solidale. Ma la fotografia che emerge da un’indagine DOXA condotta per il Comitato Testamento Solidale è comunque positiva e rappresenta i giovani come generosi e aperti verso il prossimo. Nonostante il lascito solidale sia ancora poco conosciuto tra i più giovani, il 55-60% si definisce “curioso”, aperto e interessato a donare agli altri attraverso questo strumento, mentre il 25-30% è altruista, già deciso a fare un lascito nel futuro.
LA SCELTA DI SOLIDARIETÀ CHE PIACE ALLE CELEBRITIES
Numerosi i vip e le celebrities d’oltre oceano come il caso di Sting e Bill Gates che si sono posti il problema di cosa fare del proprio patrimonio, riconoscendo nella strada dei lasciti solidali la scelta migliore. Un testimonial di solidarietà non meno importante è Robin Williams che ha destinato i proventi dell’uso dei diritti d’immagine ad associazioni benefiche internazionali.
Volendo andare a scandagliare un passato più remoto, ecco spuntare i nomi di Giuseppe Verdi e Alessandro Manzoni, che hanno disposto un lasciato solidale nelle loro ultime volontà: il primo a favore degli ‘Asili Centrali’, degli Istituti dei ‘Rachitici’, dei ‘Sordo Muti’ e dei ‘Ciechi’ di Genova, il secondo, a favore del suo fedele e umile servitore che viveva in condizioni di estremo disagio.
LA CAMPAGNA INFORMATIVA TESTAMENTO SOLIDALE
Per diffondere la cultura dei lasciti solidali e rispondere a quanti ancora non sanno a chi rivolgersi le organizzazioni del Comitato Testamento Solidale hanno creato il sito www.testamentosolidale.org e l’omonima guida. Due strumenti che offrono una esaustiva panoramica sul tema del lascito, dalle tipologie di testamento (olografo, pubblico, segreto) alla quota “disponibile” di patrimonio che può essere destinata ad un lascito solidale (una qualsiasi somma di denaro, un bene mobile o immobile, la polizza vita, azioni o titoli d’investimento).
Per avere maggiori informazioni e scaricare la Guida ai Lasciti visita testamentosolidale.org
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(1) Cfr., RAPPORTO I.T.A.L.I.A. 2015 a cura di Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison.
(2) Sondaggio su un campione di 700 notai realizzato dal Comitato Testamento Solidale, in collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato.